Istituito nel 2005, il più grande Parco Naturale Regionale della Puglia si estende a macchia di leopardo su 28 mila ettari di territorio distribuiti sull’area di 14 Comuni, tra gli altopiani della Murgia tarantina ed il Mare Jonio. Elementi identitari del Parco sono lame e gravine, profonde gole rocciose di origine carsica formate nel corso del tempo dall’azione congiunta dell’acqua, che nel suo naturale scorrere verso il mare ha scavato i fianchi della tenera calcarenite, della macchia mediterranea che la ricopre, e dell’uomo, che dal Neolitico ha scelto questi luoghi per insediarvisi determinando la nascita di un ecosistema antropizzato unico e, per molti versi ancora autentico e selvaggio.
Non esiste altrove infatti, in tutta l’Europa occidentale, un’area così severa e prodiga di affascini, con un’analoga concentrazione di biodiversità, villaggi rupestri, siti archeologici, chiese scavate nella roccia e affrescate alla maniera dei bizantini ove si ritrova una vastissima documentazione inerente la vita, i valori religiosi,