Il Territorio

MASSAFRA

Sorta in straordinaria continuità con gli insediamenti rupestri che si sviluppano lungo gli spalti orientali delle Gravine che l’attraversano e lungo la strada più importante del mondo romano, quella Via Appia antica definita “Regina Viarum” dal poeta Stazio nel I secolo d.C., Massafra è oggi il principale centro urbano a nord ovest di Taranto.

 

Il suo territorio si estende dall’altipiano delle Murge, ove si erge il Monte Sant’Elia su cui si estende l’Oasi protetta del WWF, al Mare Jonio, caratterizzato da una costa bassa, sabbiosa e fiancheggiata da pinete a Pino d’Aleppo, con un ricco sottobosco di vegetazione tipicamente mediterranea. Conserva innumerevoli tracce di antropizzazione, dal Neolitico all’età del Bronzo, memorie della civiltà greca – visibili all’interno del Palazzo della Cultura – e dell’età romana, alle quale vengono riferite le prime abitazioni rupestri del villaggio nella Gravina di San Marco, dominata dall’imponente castello medioevale di fondazione normanna che oggi ospita la Biblioteca Comunale “Paolo Catucci” ed il Museo della civiltà dell’olio e del vino.

 

Deve il suo nome, secondo l’ipotesi più accreditata, all’insediamento di un nucleo di profughi afri guidati dal vescovo Possidio di Calama, discepolo e biografo di Sant’Agostino, avvenuto in seguito alle migrazioni cui furono spinti, a partire dal V secolo d.C., dalle pressioni dei Vandali.

Tra la fine del Trecento e lungo tutto il Quattrocento, in età angioina ed aragonese fu un’importante città demaniale dipendente direttamente dal Regno di Napoli, in quanto sede di allevamento di cavalli regi. Alla fine di quest’ultimo secolo Massafra venne ceduta al principe napoletano Artusio Pappacoda, al quale succedettero i principi Imperiali, che ressero le sorti della città fino al 1778.

 

La Massafra antica custodisce tutt’oggi le principali testimonianze architettoniche e artistiche del patrimonio culturale locale. Dalla Chiesa Madre a quelle barocche di Sant’Agostino e San Benedetto, il duomo di San Lorenzo con la grande cupola che domina lo skyline, i santuari del Gesù Bambino, della Madonna delle Grazie e il suggestivo, settecentesco Santuario della Madonna della Scala, scenograficamente ubicato sul fondo della gravina omonima. Tipiche di Massafra sono le abitazioni ipogee a pozzo note come “vicinanze”, di cui si hanno centinaia di esemplari.

 

Strettamente legato alla città è il fenomeno del “vivere in grotta”, con la presenza di circa 30 chiese affrescate, disseminate un po’ ovunque sia nel centro abitato che in campagna, che la rendono nota anche come “Tebaide d’Italia” e alcuni tra i più vasti e fruibili villaggi scavati nella roccia, secondi solo ai Sassi di Matera.

Scopri il territorio attraverso itinerari, laboratori e visite guidate al patrimonio culturale e naturalistico di Massafra e dintorni.

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